Redatto
da Armando
Gianotti
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FOTO del MEETING IMOLA 2008
Sono
partito da Alessandria il 29 marzo. Questa volta mi sentivo
quasi un veterano. Non come nel “lontano “ ottobre
del 2007 quando mi stavo recando a Santa Maria dell’Arzilla
in quel di Pesaro.
Allora ero un po’ timoroso. Avrei incontrato persone
con le quali avevo intrecciato epistolari tramite il nostro
Forum, ma che non avevo ancora viste coi miei occhi né
sentite con le mie orecchie.
Sì, le avevo ascoltate nel DVD che Sandro, mio fratello,
mi aveva duplicato. Ma dal vivo si sa, è un’altra
cosa!
Questa volta invece avrei rivisto cari amici ed avrei incontrato
persone nuove (stavolta sarebbero state loro le “reclute”,
i pivellini). Tra queste ci sarebbero stati gli altri due
“Arconti”, Luciano (il nostro batterista) e Carlo
(voce e chitarra), quindi avrei suonato finalmente tranquillo
e rilassato, dando il massimo. E poi avrei conosciuto Paolo
Pannuzzo (mielenero) che con altri avrebbe fatto la recluta,
facendomi sentire come quando sergente di complemento, all’epoca
del servizio militare, ero andato ad accoglierle alla stazione
di Casarsa della Delizia. E ci sarebbe stato Renato Vianello
(Penna Bianca), storico componente della nostra Community.
Insomma ero veramente “gasato”.
All’ arrivo, dopo una rinfrescatina in camera, vado
tranquillamente nel salone.
Accidenti! Mi accoglie Pino Pini che mi fa vedere la strumentazione
già bell’e pronta nel salone! Vox, Fender, Boogie,
Ludwig, ed un brivido mi corre lungo la schiena. Che bello!
Ringrazio mentalmente chi si è dato da fare per mettere
a disposizione della Community il meglio che un amante degli
Shadows possa immaginare.
Come se non bastasse ecco Venturini, un supercollezionista
da Guinnes dei primati di chitarre e bassi Fender. Una camionata
di pezzi storici dal valore inestimabile. Roba da infarto!
E poi incontro vecchi amici e… Paolo. Non mi dilungo
ad elencare i nomi di tutti gli altri, è l’avanguardia.
Il resto della “banda” sarebbe arrivata l’indomani.
Dopo cena infatti si procede al sound-check. Qualche fischio
nell’impianto, subito domato dal fonico poi, poco a
poco, ecco che si inizia a sentire lo “Shadows Sound”.
Il “Suono” inizia a pervadere salone, hotel, ma
quel che più conta la mente… ed il cuore di tutti
noi!
Iniziano a suonare i “Friends Of The Shadows”,
quel fantastico gruppo fiorentin-partenopeo che si prepara
“telefonicamente” al grande evento e che approfitta
del sound-check per provare, finalmente tutti insieme. Poi
prova Paolo, musicista con un’esperienza invidiabile
e… anche a lui capita cos’è successo a
me a Pesaro, a Sandro ad Imola 2007. L’emozione lo coglie.
E’ una cosa da non credere. Scopro così che tutti
(Penna Bianca compreso) prima o poi vengono colti dall’emozione.
Ma che cos’è la “Sindrome di Stendhal”
? Qui è peggio, ragazzi! L’ambiente, la strumentazione,
l’aria che si respira… il sapere che tutti conoscono
a menadito ciò che stai per proporre… ti farebbero
sbagliare anche una semplice scala di Do maggiore.
Non c’è niente da fare. Prima o poi ci devi cadere.
Poi, dopo uno o due battesimi del fuoco, forse… forse…
forse…
Il Meeting è un esperimento sociale, oltre che musicale.
Un crocevia di dialetti, di musicisti che portano con sé
i loro strumenti, la loro umanità, il loro background.
Il risultato di questo incontro è sempre un sound trascinante,
coinvolgente, convincente: passione e bravura, divertimento
e… buona musica.
Domani ci saremo tutti e si accenderanno le micce. Per oggi
è tutto. Vado a “cercare” di riposare.
Così come quando torno dalle prove con “Gli Arconti”
o coi “60’s Songs” e la musica mi risuona
in testa e tardo ad addormentarmi.
Il fatidico giorno è arrivato. Una notte quasi insonne.
Con mia moglie scendo a fare colazione. Poco dopo arriva Aldo
Ghidetti che ha portato con sè, oltre al Burns acquistato
a Pesaro direttamente da Barry Gibson, quattro dei suoi storici
gioielli. Li ho potuti sorreggere, toccare con mano, che goduria.
E come se non bastasse in sala c’è l’ultima
chitarra costruita da Roberto Pistolesi…
Poco alla volta arrivano tutti, da tutt’Italia, da soli
o con le consorti. Ci si saluta, ci si parla, sappiamo che
grazie all’interessamento di Gigi Ceresa ci sarà
una troupe del TG2 RAI che farà un
servizio speciale.
E dopo il pranzo il grande spettacolo. Sì, perché
il “Menu musicale” è particolarmente abbondante.
Si sono prenotati a suonare:
Fabio Cerroni (Frosinone), Piero
Cioccoloni (Roma), Gregory Risi
(Aviano – Pordenone), IMOLA SHADOWS 2000
(Imola - Bologna), Giacomino Benedetti (Imola
Shadows 2000), Alessandro Lazzarini (Imola
Shadows 2000), Mario Carestini (Morro d’Alba
– Ancona), Roberto Ansaloni (Bologna),
Enzo Osti (Bologna), I FALCHI
(Verona), Pier Luigi Farini (Bologna), Vito
Valenti (Roma), Giorgio Mauri (Sesto
SG – Milano), THE FRIENDS OF THE SHADOWS
(Firenze - Napoli), Gigi Ceresa (Milano),
GLI ARCONTI (Asti- Alessandria), LONDON
KIDS (Vicenza), Gary Stewart Hurst
(Numana – Ancona), Bruno Marsiglio
(Schio – Vicenza), I DECIBEL (Marghera
- Venezia), SHADOWS TRIBUTE (Modena), THE
GUITARMEN (Fano – PU), THE YANKEES
(Lainate - Milano), THE FULL SHADOWS (Cremona)
Ed il locale si riempie di suoni e adrenalina.
Arriva la troupe RAI ed iniziano le riprese. Ci sono anche
le telecamere di Pino, di altri amici… non dobbiamo
sbagliare.
Alle 16 circa usciamo tutti fuori, con le nostre chitarre,
per la foto di gruppo (ci sarebbe voluto un grandangolo pazzesco)
e per le interviste RAI. Poi si riprende lo spettacolo.
Poco alla volta ci esibiamo tutti, chi più chi meno,
ma tutti emozionati come il primo giorno di scuola. E proprio
giovincelli non siamo! Eppure i più giovani di noi,
Massimo, (il “puteo” di Marghera) e Nicola (“al
ragazòol” di Modena) sono i più sciolti.
Sarà l’incoscienza della giovinezza? No! E’
che hanno saputo prendere nel modo giusto la cosa. Bravi!
Ora sappiamo che c’è chi si affianca a noi e
saprà diffondere la buona musica nel giusto modo tra
la gente.
Il grande spettacolo è finito e “stanco ma felice”
come si direbbe in un bel tema delle elementari… mi
distacco a malincuore da tutti e con la mia paziente consorte
(paziente come tutte le consorti dei musicisti… bisognerebbe
far loro un monumento, equestre sarebbe poco… su bighe,
stile Ben-Hur !) mi avvio verso la macchina coi miei due bassi
per tornare ad Alessandria, la città che mi ha adottato.
W Asti, e W Imola!