- MEETING IMOLA 2008 -

"Ricordando Renato Vignocchi"


- 30 Marzo 2008 -

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"SLIDE SHOW" DEL MEETING DI IMOLA 2008

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Resoconto del MEETING
PRESSO L'HOTEL RISTORANTE "IL MAGLIO" - IMOLA 30.03.2008

Redatto da Armando Gianotti

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Sono partito da Alessandria il 29 marzo. Questa volta mi sentivo quasi un veterano. Non come nel “lontano “ ottobre del 2007 quando mi stavo recando a Santa Maria dell’Arzilla in quel di Pesaro.
Allora ero un po’ timoroso. Avrei incontrato persone con le quali avevo intrecciato epistolari tramite il nostro Forum, ma che non avevo ancora viste coi miei occhi né sentite con le mie orecchie.
Sì, le avevo ascoltate nel DVD che Sandro, mio fratello, mi aveva duplicato. Ma dal vivo si sa, è un’altra cosa!
Questa volta invece avrei rivisto cari amici ed avrei incontrato persone nuove (stavolta sarebbero state loro le “reclute”, i pivellini). Tra queste ci sarebbero stati gli altri due “Arconti”, Luciano (il nostro batterista) e Carlo (voce e chitarra), quindi avrei suonato finalmente tranquillo e rilassato, dando il massimo. E poi avrei conosciuto Paolo Pannuzzo (mielenero) che con altri avrebbe fatto la recluta, facendomi sentire come quando sergente di complemento, all’epoca del servizio militare, ero andato ad accoglierle alla stazione di Casarsa della Delizia. E ci sarebbe stato Renato Vianello (Penna Bianca), storico componente della nostra Community. Insomma ero veramente “gasato”.
All’ arrivo, dopo una rinfrescatina in camera, vado tranquillamente nel salone.
Accidenti! Mi accoglie Pino Pini che mi fa vedere la strumentazione già bell’e pronta nel salone! Vox, Fender, Boogie, Ludwig, ed un brivido mi corre lungo la schiena. Che bello! Ringrazio mentalmente chi si è dato da fare per mettere a disposizione della Community il meglio che un amante degli Shadows possa immaginare.
Come se non bastasse ecco Venturini, un supercollezionista da Guinnes dei primati di chitarre e bassi Fender. Una camionata di pezzi storici dal valore inestimabile. Roba da infarto!
E poi incontro vecchi amici e… Paolo. Non mi dilungo ad elencare i nomi di tutti gli altri, è l’avanguardia. Il resto della “banda” sarebbe arrivata l’indomani.
Dopo cena infatti si procede al sound-check. Qualche fischio nell’impianto, subito domato dal fonico poi, poco a poco, ecco che si inizia a sentire lo “Shadows Sound”. Il “Suono” inizia a pervadere salone, hotel, ma quel che più conta la mente… ed il cuore di tutti noi!
Iniziano a suonare i “Friends Of The Shadows”, quel fantastico gruppo fiorentin-partenopeo che si prepara “telefonicamente” al grande evento e che approfitta del sound-check per provare, finalmente tutti insieme. Poi prova Paolo, musicista con un’esperienza invidiabile e… anche a lui capita cos’è successo a me a Pesaro, a Sandro ad Imola 2007. L’emozione lo coglie. E’ una cosa da non credere. Scopro così che tutti (Penna Bianca compreso) prima o poi vengono colti dall’emozione. Ma che cos’è la “Sindrome di Stendhal” ? Qui è peggio, ragazzi! L’ambiente, la strumentazione, l’aria che si respira… il sapere che tutti conoscono a menadito ciò che stai per proporre… ti farebbero sbagliare anche una semplice scala di Do maggiore.
Non c’è niente da fare. Prima o poi ci devi cadere. Poi, dopo uno o due battesimi del fuoco, forse… forse… forse…
Il Meeting è un esperimento sociale, oltre che musicale. Un crocevia di dialetti, di musicisti che portano con sé i loro strumenti, la loro umanità, il loro background.
Il risultato di questo incontro è sempre un sound trascinante, coinvolgente, convincente: passione e bravura, divertimento e… buona musica.
Domani ci saremo tutti e si accenderanno le micce. Per oggi è tutto. Vado a “cercare” di riposare. Così come quando torno dalle prove con “Gli Arconti” o coi “60’s Songs” e la musica mi risuona in testa e tardo ad addormentarmi.
Il fatidico giorno è arrivato. Una notte quasi insonne. Con mia moglie scendo a fare colazione. Poco dopo arriva Aldo Ghidetti che ha portato con sè, oltre al Burns acquistato a Pesaro direttamente da Barry Gibson, quattro dei suoi storici gioielli. Li ho potuti sorreggere, toccare con mano, che goduria. E come se non bastasse in sala c’è l’ultima chitarra costruita da Roberto Pistolesi…
Poco alla volta arrivano tutti, da tutt’Italia, da soli o con le consorti. Ci si saluta, ci si parla, sappiamo che grazie all’interessamento di Gigi Ceresa ci sarà una troupe del TG2 RAI che farà un servizio speciale.
E dopo il pranzo il grande spettacolo. Sì, perché il “Menu musicale” è particolarmente abbondante.

Si sono prenotati a suonare:

Fabio Cerroni (Frosinone), Piero Cioccoloni (Roma), Gregory Risi (Aviano – Pordenone), IMOLA SHADOWS 2000 (Imola - Bologna), Giacomino Benedetti (Imola Shadows 2000), Alessandro Lazzarini (Imola Shadows 2000), Mario Carestini (Morro d’Alba – Ancona), Roberto Ansaloni (Bologna), Enzo Osti (Bologna), I FALCHI (Verona), Pier Luigi Farini (Bologna), Vito Valenti (Roma), Giorgio Mauri (Sesto SG – Milano), THE FRIENDS OF THE SHADOWS (Firenze - Napoli), Gigi Ceresa (Milano), GLI ARCONTI (Asti- Alessandria), LONDON KIDS (Vicenza), Gary Stewart Hurst (Numana – Ancona), Bruno Marsiglio (Schio – Vicenza), I DECIBEL (Marghera - Venezia), SHADOWS TRIBUTE (Modena), THE GUITARMEN (Fano – PU), THE YANKEES (Lainate - Milano), THE FULL SHADOWS (Cremona)

Ed il locale si riempie di suoni e adrenalina.
Arriva la troupe RAI ed iniziano le riprese. Ci sono anche le telecamere di Pino, di altri amici… non dobbiamo sbagliare.
Alle 16 circa usciamo tutti fuori, con le nostre chitarre, per la foto di gruppo (ci sarebbe voluto un grandangolo pazzesco) e per le interviste RAI. Poi si riprende lo spettacolo.
Poco alla volta ci esibiamo tutti, chi più chi meno, ma tutti emozionati come il primo giorno di scuola. E proprio giovincelli non siamo! Eppure i più giovani di noi, Massimo, (il “puteo” di Marghera) e Nicola (“al ragazòol” di Modena) sono i più sciolti. Sarà l’incoscienza della giovinezza? No! E’ che hanno saputo prendere nel modo giusto la cosa. Bravi!
Ora sappiamo che c’è chi si affianca a noi e saprà diffondere la buona musica nel giusto modo tra la gente.
Il grande spettacolo è finito e “stanco ma felice” come si direbbe in un bel tema delle elementari… mi distacco a malincuore da tutti e con la mia paziente consorte (paziente come tutte le consorti dei musicisti… bisognerebbe far loro un monumento, equestre sarebbe poco… su bighe, stile Ben-Hur !) mi avvio verso la macchina coi miei due bassi per tornare ad Alessandria, la città che mi ha adottato.
W Asti, e W Imola!

Armando Gianotti (Gli Arconti)

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